Curare la depressione con la cannabis light si può? Ce ne parla Weedy Poin
CBD come regolatore dell’umore per combattere stati ansiosi o depressivi
Studi clinici recenti hanno dimostrato come il CBD possa essere un ottimo alleato nel combattere i sintomi della depressione. Il potenziale antidepressivo del cannabidiolo, la molecola non psicoattiva derivata dalla cannabis, è correlato senza dubbio alla sua interazione con il sistema endocannabinoide. In questo articolo indagheremo la possibilità di utilizzare il CBD come terapia contro la depressione.
Depressione: una vera e propria malattia
Molto spesso la depressione viene sottovalutata e trattata come se non fosse una vera e propria patologia. Chi ne soffre invece di essere indirizzato da un medico viene accusato di essere svogliato e pessimista e non riceve il sostegno che meriterebbe; la depressione rende le persone poco appetibili dal punto di vista sociale e molto spesso chi ne soffre tende ad isolarsi oppure a venire isolato perché non compreso. Secondo l’OMS è addirittura il 25% della popolazione europea a soffrire di forme più o meno gravi di depressione: di sicuro quella depressiva è una sindrome che può riguardare chiunque in certi periodi della vita, anche persone che esternamente non mostrano alcun sintomo. Un altro studio dell’OMS prevede che entro il 2020 la depressione imporrà il secondo carico più grande sulla salute nel mondo tra tutti i disturbi e ancora non abbiamo tra le mani una cura definitiva e priva di effetti collaterali.
Cos’è la depressione e come si manifesta
La depressione patologica (o depressione maggiore) è un disturbo dell’umore: chi ne è affetto prova costante insoddisfazione, tristezza ed è impossibilitato a provare piacere nelle attività quotidiane. Queste persone vivono una condizione di frequente umore negativo, soffrono spesso di problemi di salute vari (reali o immaginari) e spesso sono demotivate, hanno scarso interesse per il prossimo e per trovare sollievo possono essere propensi all’abuso di sostanze stupefacenti o farmaci. Inoltre la depressione è uno dei principali fattori di rischio per il suicidio e l’autolesionismo. Statisticamente si può notare una maggiore diffusione della patologia nel sesso femminile, infatti la diagnosi di depressione maggiore compare nel 25% delle donne e nel 12% degli uomini.
A livello obiettivo la depressione è rilevabile come uno squilibrio neurochimico e viene solitamente trattata con farmaci come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) ed antipsicotici. Ci sono varie teorie sull’origine di questo squilibrio, perché alcuni medici lo vedono come la causa primaria della depressione mentre altri come una conseguenza dello stato depressivo, un sintomo.
Cos’è la serotonina, ormone del buonumore
La serotonina è un neurotrasmettitore che svolge numerose funzioni come la regolazione del ciclo sonno/veglia, dell’umore, del desiderio sessuale e dell’appetito. Viene chiamato anche l’ormone del buonumore perché sostanzialmente più serotonina abbiamo in circolo, maggiore sarà il nostro senso di appagamento.
CBD e depressione
Il CBD è stato molto studiato negli ultimi anni per le sue potenzialità di regolatore dell’umore per combattere stati ansiosi o depressivi. Ci sono molti studi che ne incoraggiano l’utilizzo per ritrovare equilibrio nei periodi in cui ci si sente destabilizzati. La sua azione si basa sulle sollecitazioni prodotte dall’interazione del CBD con il sistema endocannabinoide, una rete di recettori capace di influenzare l’umore, la percezione del dolore e le tensioni muscolari. Gli endocannabinoidi stimolano l’attività della serotonina, che come abbiamo visto è strettamente collegata alle disfunzioni umorali.
Secondo questa teoria il CBD è davvero un’alternativa efficace ai farmaci solitamente utilizzati per la cura della depressione, ma ci teniamo a sottolineare che l’azione del cannabidiolo è fortemente soggettiva e correlata alla ricettività del nostro sistema endocannabinoide. Questa potrebbe essere la motivazione che rende i trattamenti a base di CBD difficilmente standardizzabili in quanto a dosaggio ed efficacia. Sono moltissimi gli studi per la cura della depressione che vedono protagoniste terapie a base di CBD che, una volta validate e standardizzate, potrebbero diventare un’alternativa molto valida per combattere gli stati depressivi, soprattutto perché curarsi con i derivati della cannabis non comporterebbe i pesanti effetti collaterali dei farmaci antidepressivi attualmente in uso.
Weedy Point informa che ha provveduto a abbassare i prezzi delle migliori selezioni di cannabis mantenendo invariata la qualità delle genetiche, per dare la possibilità a chiunque di provare e gustare le migliori scelte.
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